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La stagione del Tartufo è ufficialmente iniziata!

L’Autunno è arrivato e spalanca le sue porte ai colori caldi e alle tantissime sfumature di rosso, arancione e giallo, che colorano Langhe, Roero e Monferrato regalandoci un’atmosfera magica. Il 22 settembre segna l’inizio dell’autunno, ma ci ricorda anche l’inizio della caccia al tartufo bianco d’Alba che tutto il mondo ci invidia. Il momento perfetto per fare un giro in Vespa, alla ricerca di piatti e degustazioni al profumo di tartufo.

Il tartufo: scopriamolo da vicino

Il tartufo è un fungo ipogeo (ovvero, compie il proprio intero ciclo vitale sotto terra) a forma di tubero, che vive in simbiosi con le radici di alcune piante (come ad esempio la quercia, il tiglio, il nocciolo, il carpino e il pioppo). Ha una massa carnosa detta “gleba”, rivestita da una sorta di corteccia chiamata “peridio”, il quale può essere liscio o sculturato e di colore variabile dal chiaro allo scuro.

Il tartufo è costituito in alta percentuale da acqua, fibre e sali minerali, sostanze organiche fornite dall’albero con cui vive in simbiosi e la sua forma dipende dalle caratteristiche del terreno in cui si sviluppa: un terreno morbido favorirà la crescita di un tartufo a forma sferica, mentre un terreno duro, pietroso e con molte radici, ne favorirà una forma bitorzoluta.

In questa foto una donna alla fiera del tartufo di Alba

Il tartufo: come scovarlo

Il momento più divertente ed emozionante per ogni appassionato di tartufi è sicuramente la ricerca del prezioso fungo ipogeo! Per “scovarlo”, il cercatore – o meglio, il “trifolao” – si addentra nel bosco accompagnato da un cane dal fiuto finissimo, addestrato al riconoscimento dell’aroma del fungo. Così facendo, guidato dal fiuto dell’animale e dal suo intuito maturato in anni di esperienza, riesce a trovare i tartufi tanto ricercati. Quando il cane lo fiuta, lo “indica” – a modo suo – al cercatore, che avvalendosi di un particolare zappino lo estrae con la massima delicatezza. È importante che il cercatore rimetta a posto il terreno rimosso, per permettere la formazione di nuove radichette e sperare nella formazione di un nuovo tartufo.

Una curiosità che può essere utile a tutti gli appassionati: per dedicarsi all’attività di cercatore di tartufo è necessario possedere un tesserino in regola con il pagamento di una tassa annuale. Inoltre, esistono calendari di raccolta riferiti alle differenti specie, variabili per ogni regione in cui si possono trovare tartufi.

Il Tartufo Bianco d’Alba e la sua Fiera

Tra le specie più conosciute e apprezzate a livello gastronomico troviamo sicuramente il Tartufo Bianco d’Alba. Il periodo di raccolta di questo autentico tesoro della terra va dalla fine di settembre al 31 Dicembre ed è considerato il tartufo per eccellenza, perchè è molto difficile da scoprire.

Al centro delle celebrazione del tartufo c’è la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, conosciuta in tutto il mondo, che quest’anno torna per la sua 90° edizione in programma dal 10 ottobre all’8 dicembre. Sarà un’edizione della fiera diversa dal solito vista l’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo. Ma non mancheranno i momenti di degustazione del tartufo.

Il tema di questa edizione della Fiera sarà “Il Mondo”, per rappresentare il ruolo di ambasciatore e “facilitatore” di relazioni del Tartufo Bianco d’Alba. Nel corso dei 90 anni di storia della Fiera il “Tuber magnatum Pico” (il nome latino del tartufo) è arrivato sulle migliori tavole del mondo, e grazie anche ad un grande personaggio quale Giacomo Morra, ideatore della Fiera del Tartufo, è diventato uno dei prodotti iconici dell’alta gastronomia a livello mondiale. Giacomo Morra, ristoratore e albergatore di Alba, è riconosciuto da tutti come colui che grazie alla sua attività, ha fatto conoscere al mondo il tartufo e soprattutto Alba.

Così come il Tartufo Bianco d’Alba aveva raggiunto i gourmet di tutto il mondo, così gli estimatori iniziarono ad arrivare ad Alba di anno in anno più numerosi e desiderosi di scoprire i segreti delle colline su cui nasce il fungo più prezioso al mondo.

Insomma, un motivo in più per salire in sella ad una Vespa e fare tappa nelle colline di Langhe, Monferrato e Roero, che nelle prossime settimane si dipingeranno con i colori dell’autunno.

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