Cosa vedere a Superga: la Basilica e il Grande Torino
1 Marzo 2024
Torino in Vespa

Tra le meraviglie che ci offre la città di Torino non si può non menzionare il capolavoro barocco dell’architetto Filippo Juvarra: la Basilica di Superga. La Basilica si erge in cima alla collina torinese, dall’omonimo nome, alta 672 metri. Data la sua storia e i suoi trascorsi, viene considerata una delle mete suggestive preferite a Torino e dintorni.

Come è nata la Basilica di Superga?

La Basilica di Superga è un tempio dedicato alla Madonna, opera dell’architetto Filippo Juvarra, commissionato dall’allora duca Vittorio Amedeo II. La storia ci porta al 2 settembre del 1706, quando gli eserciti del re di Francia Luigi XIV da quattro mesi assediavano il Piemonte e Torino per ridurlo a provincia francese.

Il duca Vittorio Amedeo II e suo cugino, il principe Eugenio di Savoia, salirono sul colle di Superga per controllare l’avanzata del nemico e notarono che convogliare gli attacchi in quel punto era l’unico modo per trionfare contro i francesi e le loro numerose truppe.

Li in cima si trovava una piccola chiesetta parrocchiale, davanti alla statua della Madonna delle Grazie i due fecero voto. Se quella strategia avrebbe portato alla vittoria dei torinesi, Vittorio Amedeo II avrebbe fatto ergere in quel luogo meraviglioso un tempio a Lei dedicato.

Lo scontro del 7 settembre dello stesso anno fu terribile, ma l’esercito sabaudo riuscì nell’impresa e il Piemonte conquistò la sua indipendenza. Il duca Vittorio Amedeo II, trascorsi dieci anni, incarica l’architetto Filippo Juvarra di Messina, di costruire la Basilica. La cima del colle fu abbassata di circa quaranta metri per poter permettere i lavori e il 10 novembre 1731, dopo quattordici anni dall’inizio della sua costruzione, la Basilica di Superga fu finalmente inaugurata.

Tutt’oggi rimane uno dei lunghi preferiti dai torinesi e non, dove è possibile godere di una splendida vista panoramica su Torino e le Alpi, e anche della magnifica architettura barocca.

La cupola della Basilica di Superga, una vista panoramica su Torino e le Alpi

131 scalini vi separano da una delle attività più affascinanti che si possono fare a Superga: salire sulla balconata della cupola dove è possibile ammirare una vista mozzafiato su Torino e le Alpi.

Nelle giornate in cui si può godere di un cielo pulito si possono vedere il Monviso, il Gran Paradiso, ma anche il castello di Rivoli che è posto in linea d’aria di fronte a Superga.

È senza dubbio un panorama stupendo che non perde il suo fascino di sera, anzi diventa ancora più suggestivo. Purtroppo in orario serale non è possibile salire sulla Cupola, però lo spettacolo che si pone dalla Collina è da 110 e lode. D’altro canto, se qualcuno chiede come mai Torino è soprannominata “città magica” la risposta la si può trovare sopra quel magico Colle.

La Cripta Reale dei Savoia, una visita alle tombe sotterranee

Sin dalla sua progettazione Vittorio Amedeo II aveva pensato a uno spazio dedicato alla sepoltura dei membri della Casa dei Savoia. Per dare luce al progetto, però, bisogna aspettare il 1774, infatti Vittorio Amedeo III incaricò l’architetto Francesco Martines (pronipote di Juvarra) di trasformare i sotterranei della Balisca in un mausoleo. La cripta, completata del tutto nel 1796, è visitabile e si trova passando per il lato sinistro della Basilica ed è visitabile, la pianta è a forma di croce latina allungata e ospita 62 sepolture. Agli estremi dei due bracci si trovano due cappelle:

  • Sala degli Infanti (braccio sinistro): il nome deriva dal fatto che doveva ospitare le salme dei principi sabaudi morti in prematura età.
  • Sala delle Regine (braccio destro): sono presenti monumenti funebri a regine sabaude.

Al centro della Cripta è collocato il sarcofago del Re Carlo Alberto Savoia-Carignano: ai lati sono presenti quattro piccoli putti che rappresentano l’immortalità, il tempo, la morte e la pietà.

Poco prima di addentrarsi all’interno della Cripta Reale si può ammirare una statua in marmo come simbolo di difesa della statue sabaude: la scultura rappresenta San Michele Arcangelo che sconfigge il demonio (opera di Carlo Finelli da Avenza di Carrara).

FOTO

 

Il Grande Torino, la strage di Superga

La strage di Superga ha come data il 4 maggio del 1949. I granata, in quegli anni soprannominati “gli invincibili”, erano di ritorno da una amichevole disputata a Lisbona. Ad oggi sono 72 anni che viene celebrato il ricordo.

Il Torino era soprannominato così non a caso, quella squadra era considerata una delle più forti del mondo, se non la più forte, avendo vinto 5 scudetti consecutivi in 7 anni (le stagione 43-44 e 44-45 furono interrotte a causa della Guerra).

Quella mattina il cielo su Torino era ricoperto di nebbia e l’aero che trasportava il Grande Torino si schiantò contro il muraglione posteriore della Basilica di Superga, causando la morte di tutti e 31 i passeggeri. Di quei 31, 18 erano calciatori quasi tutti membri della nazionale italiana di calcio, lo staff composto da allenatori, massaggiatori e dirigenti; l’equipaggio, e tre tra i migliori giornalisti sportivi italiani di quegli anni.

Per tutti gli amanti dello sport, e non, alla spalle della Basilica di Superga si trova il monumento del Grande Torino, per ricordare una delle più triste storie di sport.

La Basilica di Superga è un luogo ricco di fascino: tra stili architettonici, storia e sport, è una delle mete turistiche da fare nella città di Torino. Ci sono diversi modi per salire sul colle: a piedi, con la storica tranvia, in bicicletta (per i più impavidi), seguendo dei percorsi da trekking; ma perché non provare l’ebrezza con una bella Vespa?

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