#GentediLanga: la storia di Matteo e la sua locanda a Neive
1 Marzo 2024
Langhe in Vespa

Piccoli imprenditori innamorati della LangaPer la rubrica #GentediLanga abbiamo intervistato Matteo Marenco, giovanissimo imprenditore e langarolo doc, che ha deciso di aprire la sua attività, Locanda Stardè, a Neive nel “distretto” del Barbaresco. Abbiamo scelto di presentarvi Matteo perchè conosce molto bene il suo territorio e le sue eccellenze enogastronomiche. Infatti oltre ad essere il proprietario di Locanda Stardè è anche un trifulau, ovvero un cercatore di tartufi, e un sommelier.

La sua locanda si trova in un punto strategico per apprezzare il buon vino del territorio piemontese. Si tratta della cosiddetta terra dei quattro vini perché ospita quattro eccellenze piemontesi: il Barbaresco, il Moscato, la Barbera e il Dolcetto. Il bed&breakfast sorge sulla collina del comune di Neive che è stato dichiarato uno dei “Borghi più belli d’Italia” dall’omonima associazione.

La bellezza e la posizione strategica di Neive ha reso questo paese nel corso della storia il posto ideale per i proprietari terrieri della zona per edificare le proprie dimore. Per questa ragione il paese in passato veniva chiamato il “pais di sgnuret” (in dialetto piemontese paese dei signorotti).Matteo ci racconta il suo lavoro come imprenditoreIl progetto di Matteo nasce tre anni fa, nel 2018, quando lui aveva solo ventitré anni. Decide di ristrutturare un vecchio casolare rurale di proprietà di suo nonno. Conosce bene la potenzialità del suo territorio e quanto può essere attrattivo per i turisti che amano le Langhe. Tra burocrazia e i lavori di ristrutturazione, purtroppo passano tre anni per l’apertura al pubblico del bed & breakfast, nel giugno del 2020.

Tour in Vespa: “Cosa ti piace del tuo lavoro nelle Langhe?”
Matteo: “La mia passione sfrenata per le Langhe è nata con Locanda, anche se sono langhetto da sempre. Ogni volta che faccio le colline delle Langhe penso, ma quanto sono belle? Meno male che sono così belle, così i turisti vengono. Credo che sia un posto magnifico con delle grandi opportunità. Mi piace la magia che c’è intorno alle Langhe”.

Dalle prime domande si capisce subito che non si tratta di un lavoro, ma di una grande passione. La scoperta della bellezza che ha sempre avuto davanti ai suoi occhi.
TIV: “Come mai hai deciso di aprire un bed&breakfast, cosa ti piace dell’accoglienza dei turisti?”
MATTEO: “Mi piace tantissimo stare a contatto con le persone. Poi, in Locanda, vedi gente di tutto il mondo con un sacco di idee diverse…tutti i clienti che vengono mi lasciano qualcosa”. In soli quattro mesi di apertura, da giugno ad ottobre 2020, ha potuto ospitare turisti americani, svizzeri, belgi, tedeschi, spagnoli e francesi.
TIV: Cosa offri ai tuoi clienti?
MATTEO: “Tutti i prodotti in Locanda sono del territorio, comprese le birre! Sembra banale perchè lo dovrebbero fare tutti, sia l’acquisto di prodotti a chilometro zero sia la sostenibilità ambientale”. Infatti Matteo ci spiega che nel suo b&b ci tiene ad offrire i prodotti coltivati nel suo orto. Inoltre, una curiosità, tutti i saponi che si trovano nelle stanze sono biologici: “Siamo giovani e dobbiamo salvare il nostro pianeta”, aggiunge saggiamente Matteo.

Inoltre ci racconta una bella iniziativa che sta portando avanti per pubblicizzare gli artisti del territorio: “In tutte le camere ci sono quadri di un’artista di Asti che fa l’illustratrice, e quando posso li cambio”. Oltre a tutto questo ci racconta che “offre pacchetti per andare in mongolfiera, a cavallo, in bicicletta e ovviamente il giro in Vespa”.Matteo è un albergatore, ma anche un appassionato trifulau e sommelierLe Langhe sono universalmente riconosciute per le eccellenze enogastronomiche come il tartufo e il vino.
TIV: “Abbiamo saputo che sei appassionato di caccia al tartufo.”
MATTEO: “Ho poco tempo per andare tra l’attività dei miei e la mia” ci confessa con un velo di tristezza. “Sono sempre andato con mio nonno e con mio padre, vivendo tra questi prodotti sei contaminato. Dà tanta soddisfazione quando lo trovi”.
TIV: “Raccontaci qualche segreto o qualche aneddoto sulla caccia al tartufo.”
MATTEO: “Il trucco è innanzitutto la pazienza. Puoi fare due ore di passeggiata nel bosco e non trovare niente, poi torni nel punto da dove sei partito e cominci a trovare. Quindi la pazienza è il primo segreto. Il secondo è volere tantissimo bene al tuo cane”.

TIV: “Abbiamo saputo che sei anche sommelier.”
MATTEO: “Il nostro progetto futuro è aprire un’enoteca. Offrire taglieri super tipici piemontesi facendo abbinamenti tra vino, formaggio, salumi e piatti freddi”.
Mi racconta che ha iniziato a studiare due anni fa, di pari passo con la nascita del progetto di Locanda.
TIV: “Che abbinamento ci consiglieresti tra vino e formaggio?”
MATTEO: “Difficile, io andrei su un formaggio un poco grasso come una robiola d’Alba con un vino che mi tolga il sapore grasso come una bella Barbera d’Alba. Sembra un abbinamento scontato però non lo è”. Inoltre parlando di questo strano periodo di confinamento e pandemia Matteo ci suggerisce che questo può essere “un modo per vivere le Langhe a distanza. Facendo abbinamenti con i nostri prodotti riscoprendo le tradizioni di una volta”.Cosa significa lavorare in Langa durante la pandemiaTIV: “Come stai vivendo da imprenditore questo periodo?”
MATTEO: “Male perchè mi sta rovinando tutti i piani. Avevo un sacco di idee e progetti..”.
Anche nella sua voce si sente una sensazione di vita in sospeso. Matteo però, non si da per vinto e ci racconta che “ho ripreso in mano i libri da sommelier. Sto studiando i prodotti tipici delle Langhe e dell’alto Piemonte che non conosceresti mai se non li studi”.

Infatti lui sta affrontando la vita e il lavoro in modo molto positivo, sfruttando questo periodo per potere offrire ai suoi clienti un servizio sempre più completo in futuro.
Parlando di questo momento, lo definisce “strano ma storico. Tante aziende hanno chiuso, non apriranno mai o apriranno a fatica. Però, forse perchè ho ventisei anni, ho il futuro tutto davanti e penso che bisogna andare avanti. Ci faremo trovare pronti per quest’estate anche se è tutto un’incognita”.

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