Ci ritroviamo spesso a scoprire nuovi scorci e angoli bellissimi girovagando con la nostra Vespa. Una delle nostre mete preferite, probabilmente lo avrete capito, sono proprio le Langhe. Ogni volta che giriamo tra le sue colline con il vento sul viso è sempre un’emozione. Così abbiamo deciso di descrivere in questo articolo i 5 punti panoramici che regalano una vista mozzafiato sul paesaggio langarolo. Siete pronti? Si parte!
Uno dei belvedere più famosi è sicuramente quello presente a La Morra, nel cuore della Langa del Barolo. La terrazza panoramica del paese, situata in Piazza Castello, regala una vista unica su Barolo e sulle distese di vigneti che circondano il paese. Nella piazza troverete anche la torre campanaria, di proprietà del Comune, alta 31 metri. Visitabile il sabato e la domenica, da marzo a novembre, si trova a pochi metri di distanza dalla Cantina Comunale de La Morra. Per una vista panoramica ancora più dall’alto!
Neive fa parte dei borghi più belli d’Italia, con la sua impronta medievale rimasta immutata nel corso del tempo. Un piccolo paese, nella zona di Barbaresco, completamente immerso tra i vigneti.
Passeggiando per il centro storico e salendo per il borgo, non sarà difficile trovare il punto panoramico, segnalato anche dai numerosi cartelli lungo il tragitto. Da lì potrete scattare foto o rilassarvi, sedendovi per un po’ sulla panchina affacciata sulle colline della zona. Una tappa fondamentale durante il vostro giro in Vespa.
Il paese di Barbaresco, situato a circa 10 chilometri da Alba, è noto per la produzione del famoso vino che prende il nome proprio da questa località. Il Barbaresco è un vino nobile, al pari del Barolo, ottenuto dal vitigno Nebbiolo invecchiato in specifiche botti di legno e poi in bottiglia. Passeggiando per le sue vie, noterete la torre medievale, la più grande e massiccia del Piemonte. A seguito di una recente restaurazione, è diventata un’importante attrazione turistica; è stato infatti inserito un ascensore panoramico di 13 metri che ne permette l’accesso a tutti.
Dalla biglietteria l’ascensore vi porterà al primo livello, dove attraverso strumenti multimediali è possibile conoscere le storie di uomini e luoghi che ruotano attorno alla storia del Barbaresco. Al secondo livello troverete la Sala di Analisi Sensoriale e una volta giunti al terzo livello, (sappiamo già che diventerà il vostro piano preferito!) l’ascensore in vetro si aprirà sulla terrazza panoramica. Il vostro sguardo potrà posarsi sui territori di Langhe, Astigiano, Roero ed il più lontano Monferrato. Vi consigliamo di salirci in una giornata di sole, per una visuale limpida a 360°!
Tra i punti panoramici a cui siamo particolarmente affezionati, non potevamo non citare la vista dal famosissimo castello di Grinzane. Sede dell’Enoteca Regionale Piemontese “Cavour” dal 1967 e dallo stesso anno dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba, il castello ospita al suo interno anche un ristorante ed il Museo della Vite e della civiltà contadina.
Dal 2014 il castello di Grinzane fa parte del “Patrimonio mondiale dell’Umanità”, concesso dall’UNESCO ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Oltre alla visita al castello, che vi consigliamo di cuore di fare, vi invitiamo ad osservare il paesaggio che vi circonda, una volta giunti a destinazione. Troverete un senso di pace e sarete immersi nel verde, con una vista…da cartolina!
Dobbiamo ammettere che facciamo molta fatica a scegliere il nostro punto panoramico preferito. Il cedro del Libano, però, forse resta il più romantico tra tutti quelli menzionati in precedenza. Si tratta di una conifera sempreverde, con una storia lunghissima alle sue spalle, che svetta maestosa su colle Monfalletto, in frazione Annunziata a La Morra.
È sicuramente uno dei punti panoramici più fotografati e inaspettati della zona del Barolo. Si fa ammirare per la sua maestosità e per il contesto naturale in cui è inserito: un autentico belvedere che raggiunge la catena alpina, con vista sui vitigni di Nebbiolo e sui paesi di Langhe e Roero, riconoscibili dalle loro torri e castelli.
Facciamo un piccolo salto indietro. La sua storia inizia nel 1856 quando due giovani, Costanzo Falletti di Rodello ed Eulalia Della Chiesa di Cervignasco, piantano l’albero per suggellare l’amore reciproco e quello della loro famiglia per queste terre. Un albero robusto e longevo per riflettere un amore forte e durevole da tramandare alle generazioni future. Sono passati più di 160 anni e il cedro è ancora in salute, nonostante abbia sulla corteccia una lesione procurata da un fulmine. Noi invece ci sentiamo fortunati, perché possiamo considerarci testimoni delle promesse di due giovani sposi, intrecciate nei suoi lunghi rami. Il colle su cui sorge è posto proprio a ridosso dell’Azienda Cordero di Montezemolo ed è consigliatissimo arrivarci in Vespa, per godere del panorama circostante al meglio.
Speriamo di avervi fatto conoscere qualche punto panoramico in più, tra i tantissimi presenti nelle Langhe. Fateci sapere quali tra questi conoscete o quelli che proprio non vedete l’ora di vedere e fotografare con i vostri occhi!
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